Ravenna Porpora e Oro - Visita Guidata ai monumenti UNESCO

In questo percorso guidato visiterete, accompagnati da un'esperta guida, 3 tra i più celebri siti Unesco della nostra città.
 

 - La Basilica di San Vitale: uno dei monumenti più importanti dell'arte paleocristiana nel mondo, risalente al VI secolo e dedicata al martire San Vitale, uno dei primi del Cristianesimo.
L’edificio si contraddistingue per la preziosità delle decorazioni e dei materiali impiegati e per  l’originalità delle soluzioni spaziali adottate, comparabili con la Chiesa di S. Sofia di Costantinopoli.
La basilica venne concepita proprio per essere una monumentale testimonianza della grandezza imperiale bizantina e del regno giustinianeo, che conserva e presenta ancora oggi, attraverso le straordinarie decorazioni musive dell'abside che ritraggono la coppia imperiale di Bisanzio: Giustiniano e Teodora, con i loro cortei.
 

- Il Mausoleo di Galla Placidia: uno dei monumenti più antichi della città, costruito attorno alla metà del V sec, per volere di Galla Placidia, che resse l'Impero Romano d'Occidente. Questo piccolo mausoleo rappresenta un vero e proprio scrigno: esternamente molto sobrio, in mattoni, mentre all'interno, ricca è la decorazione musiva. Entrando all’interno si è subito avvolti dalla magica atmosfera della luce dorata che filtra dalle piccole finestre di alabastro e si riflette sui mosaici che adornano pareti, archi, lunette e cupola.
La bellezza della volta stellata è talmente suggestiva, che nel corso del tempo ha ammaliato i suoi visitatori ed è stata fonte d’ispirazione per artisti e letterati, tra i quali il Sommo Poeta Dante Alighieri, per la stesura di alcuni versi della Divina Commedia.
 

- La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo: venne realizzata dal sovrano goto Teoderico accanto al suo palazzo, come cappella palatina legata al culto ariano, tra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C.
Inizialmente dedita al culto ariano, la basilica fu consacrata al culto ortodosso, a seguito della conquista bizantina della città, attorno alla metà del VI secolo d.C.
Secondo la tradizione, le reliquie di Sant’Apollinare furono qui traslate dalla Basilica di Classe nel IX secolo d.C. e proprio in quella circostanza, il sito venne intitolato a Sant’Apollinare, detta “Nuovo”.
All’interno la basilica conserva una magnifica decorazione in mosaici lungo tutta la navata centrale: uno dei cicli in mosaico d’età paleocristiana e tardoantica più famosi al mondo, estremamente importante, in quanto dal punto vista stilistico, iconografico e ideologico, ci permette di osservare l'evoluzione del mosaico bizantino, dal periodo teodericiano, fino a quello bizantino.